Chirurgia Proctologica e del Pavimento Pelvico Centro di Interesse Nazionale Montecchio Emilia – Reggio Emilia
INFORMAZIONI:
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ORARI DI APERTURA:
Dott. Pasquale Talento
Ospedale E. Franchini di Montecchio Emilia - Via Barilla,16 42027 Montecchio Emilia
(+39) 0522/338977
info@pasqualetalento.com
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Il dott. Pasquale Talento, chirurgo colorettale, opera e visita presso il Centro Pavimento Pelvico di Montecchio Emilia Via Barilla,16 - 42027 Montecchio Emilia (RE) .
Il dott. Pasquale Talento, chirurgo colorettale, opera e visita presso il Centro Pavimento Pelvico di Montecchio Emilia Via Barilla,16 - 42027 Montecchio Emilia (RE) .
Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica.
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ESAMI DIAGNOSTICI
Visita Proctologica
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www.pasqualetalento.com @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience
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La visita coloproctologica rappresenta un problema per il paziente in quanto investe una sfera delicata e comunemente ritenuta dolorosa; è proprio la paura del dolore durante la visita che spesso frena i pazienti a recarsi dal sanitario.
La visita è un esame clinico ed in quanto tale si compone di un’anamnesi, durante la quale il medico ascolta i sintomi del paziente indagando sulla sua storia clinica recente e passata, e di un esame obiettivo
L’esame coloproctologico spesso è eseguito in maniera frettolosa con evidente imbarazzo del paziente che appare teso, nervoso ed agitato: il paziente contrae volontariamente lo sfintere anale e rende la visita e la successiva esplorazione rettale difficile ed ovviamente più dolorosa; spesso poi è la stessa patologia del paziente dolorosa di per sé e pertanto il dolore si amplifica. È opportuno rendere l’esame più confortevole ed informare il paziente su quanto sarà eseguito e sulla collaborazione necessaria.
È possibile eseguire l’esame:
1) in posizione laterale sul fianco sinistro con gambe flesse sulle cosce e cosce flesse sul bacino – (anche nota come posizione di Sims) sicuramente meno imbarazzante per il paziente, più comoda ma con minore visualizzazione del perineo anteriore
2) in posizione genupettorale (gambe flesse sulle cosce e cosce flesse sul bacino con petto sul lettino), o una sua variante, in posizione genucubitale (gomiti sul lettino): posizione meno comoda ma con il vantaggio di consentire una migliore visualizzazione e valutazione del perineo anteriore
3)in posizione ginecologica o litotomica (permette una buona esposizione del perineo anteriore ma necessita di un lettino apposito)
Ispezione
Per una miglior ispezione dell’ano e della cute perianale è necessario divaricare le natiche e successivamente chiedere al paziente di eseguire la manovra di Valsalva.
Con la sola ispezione si possono rilevare:
Particolare cura va riservata all’ispezione dell’intero perineo, (a riposo e dopo ponzamento), e alla modalità di contrazione del pavimento pelvico.
Durante il ponzamento va inoltre ricercata la presenza di rettocele, emorroidi e polipi anali, condilomi, prolasso rettale.
Bisogna elicitare infine il riflesso anocutaneo: strisciando con un oggetto smusso la cute perianale si assiste ad una contrazione muscolare perianale (se presente segnala la funzionalità delle due vie di conduzione nervosa, afferente ed efferente).
Andrà inoltre eseguita la cosiddetta prova del tampone: si appoggia un tampone molto delicatamente sull'ano e si osserva il colore della garza. Questa manovra è utile in tutti i casi perché fornisce informazioni di massima sulla continenza.
Esplorazione rettale
I requisiti fondamentali di un corretto esame rettale sono:
Dopo aver lubrificato l’area perianale ed il dito esploratore inizia l’esplorazione rettale generalmente condotta con dito indice negli adulti e con il mignolo nei bambini e nei pazienti operati di recente. Il dito va inserito gentilmente ed in maniera lenta e costante avendo cura di non forzare se il paziente contrae lo sfintere esterno; una paziente attesa di qualche secondo, approfittando del rilasciamento muscolare successivo, sarà sfruttata per continuare l’esame senza eccessivo fastidio per il paziente. Talvolta può essere utile far tossire il paziente o farlo ponzare e sfruttare così le modificazioni indotte a livello sfinteriale ed i successivi rilasciamenti per completare l’inserimento del dito esploratore senza eccessiva difficoltà. Durante l’esplorazione il paziente va rassicurato e va informato che avvertirà durante la visita una sensazione simile ad uno stimolo defecatorio.
Dopo aver completato l’inserimento del dito indice inizia la valutazione della porzione anteriore.
Nel maschio la prostata è valutata accuratamente per determinare eventuali irregolarità della sua superficie, la consistenza ed ogni altra alterazione riscontrabile.
Nella donna invece è possibile apprezzare la cervice uterina spingendo il dito esploratore verso la parete vaginale posteriore; il reperto rilevato non va confuso con una neoplasia rettale intraluminale. È importante evidenziare nella donna la presenza di una tasca rettocelica.
Dopo aver valutato la porzione anteriore il dito esploratore è ruotato con delicatezza in maniera circonferenziale per apprezzare ogni irregolarità mucosa o sottomucosa (per aumentare la porzione accessibile al dito esploratore si chiederà al paziente di ponzare). Ogni irregolarità riscontrata è definita per quadrante (anteriore, laterale destro, laterale sinistro o posteriore) e descritta in tutte le sue caratteristiche.
Terminata la valutazione della superficie mucosa e sottomucosa, è rilevato il tono basale costituito dalla forza apprezzabile sull’intero dito esploratore ed espressione della validità dello sfintere interno. Appoggiando il dito sul coccige si invita il paziente a contrarre la muscolatura anale. In condizioni normali il muscolo puborettale si contrae ed il dito esploratore è spinto in avanti ed in alto; successivamente si chiede al paziente di ponzare e, con ciò, si valuta se la muscolatura dell'anello anorettale si rilascia. Se vi è mancato rilasciamento degli sfinteri in ponzamento significa che è presente un’alterazione della funzionalità del muscolo puborettale.
Il dito esploratore al termine è ritirato e con cura sono valutate le pareti del canale anale ed ogni irregolarità rilevata andrà accuratamente descritta; particolare cura è riservata alla ricerca di indurimenti o ispessimenti, segni indiretti di probabile fistola perianale. Infine, il dito esploratore si ritira e si valutano le secrezioni eventualmente presenti (sangue, muco, pus etc). La visita è generalmente conclusa con una anoscopia, esame condotto mediante apposito strumento detto anoscopio, apparecchio del calibro paragonabile a quello di due dita. Attualmente per motivi igienici si utilizzano apparecchi monouso.
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